La realizzazione di Zabala: Episodio 8 - David Bromberg

La realizzazione di Zabala: Episodio 8 - David Bromberg

A proposito di fare sogni grandi… David Bromberg, una leggenda vivente.

Maestro del fingerpicking che ha imparato direttamente dal Reverendo Gary Davis. Collaboratore storico di Jerry Garcia, Jorma Kaukonen, Jerry Jeff Walker, Doug Sahm, Gordon Lighfoot, John Prine, Willie Nelson, solo per fare qualche nome. David Bromberg ha esordito con un disco omonimo nel 1972 al quale hanno partecipato George Harrison e Bob Dylan. Qui siamo davanti alla Storia della Musica. Nel suo modo di suonare si fondono blues, bluegrass, tradizioni forgiando un sound che poi un giorno avrebbero chiamato “americana”. Nel clou della sua carriera Bromberg decide di sparire dai riflettori e per anni si dedica alla costruzione di violini.

Persona colta, raffinata che abbiamo avuto il piacere di ospitare sul lago di Comabbio in occasione dell’ultima edizione del Buscadero Day. L’edizione più bella e sofferta del festival che in pochi mesi ha dovuto trovare una nuova location e il modo di sostenersi attraverso una campagna crowdfounding.

Tra le ricompense c’è una cena esclusiva con Bromberg e la sua band nell’incantevole ristorante Alla Corte Lombarda di Mornago (Va). Ad accoglierci il giovanissimo chef Marco e la sua famiglia, anche loro appassionati di musica ed emozionati per la serata che sta per cominciare. Marco si supera con un menù degustazione in cui sfoggia il meglio del suo repertorio. C’è una lunga tavolata e David Bromberg è a capotavola vicino a Paolo Carù e al mio amico Eugenio Limido. Spuntano vecchi vinili da firmare, fotografie e una chitarra e Bromberg ci regala una perla assoluta. Gli occhi sono socchiusi, l’arpeggio di chitarra ci riporta al Greenwich Village e alle scogliere dell’Irlanda e la sua voce inizia a cantare di marinai e pescatori. È una vecchia ballata di Gordon Bock. David è emozionato, anche per lui è stata una serata magica e l’amicizia che lo lega a Paolo Carù e al Buscadero è fortissima. 

È davvero un sogno sentire la sua slide elettrica su una delle ballate più dolci del mio disco: Se vedessi la baia ora.


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